In premessa una domanda: per quanto discutibili e anche schifose, le persone sono legittimate a soddisfare le loro perversioni sessuali quando non coinvolgono altre persone e, tantomeno, minorenni?
A Brisbane, in Australia, Jenna Louise Driscoll è stata accusata di aver avuto rapporti sessuali con il suo pitbull terrier. Nel cercare di stabilire se la donna era coinvolta in un traffico di droga, gli agenti di polizia avevano controllato il suo telefono cellulare. Così facendo hanno trovato alcuni video che mostravano la donna in azione con il suo animale. L’indagine ha poi rivelato che la cameriera 27enne aveva consumato atti sessuali con il suo cane nel mese di gennaio, marzo e aprile del 2014.
Accusata di zoofilia, traffico di droga e aggressione (in relazione a un altro caso) la giovane donna è stata dichiarata colpevole di tutte le accuse. Gli avvocati della difesa hanno insistito sul fatto che Jenna è stato traumatizzato dalla copertura mediatica della sua storia. «La mia vita è stata distrutta. Mi dispiace davvero per quello che ho fatto», l’imputata aveva confidato a uno psicologo. «Questa cattiva pubblicità è il risultato della vostra condotta», ha sottolineato il giudice.
L’avvocato nella sua arriga ha detto che una pena detentiva esporrebbe la donna a “cattive influenze”.
Nella storia brutta, una storia ancora più brutta: la donna si era lasciata andare a questi giochi eoritici per compiacere il suo compagno che si beava nel vedere quelle scene. Lei forse andrà in galera. Il suo fidanzato dovrebbe almeno andare da uno psichiatra.
Spinta dal fidanzato a fare sesso con il suo pitbull: condannata
In base alla legge locale la donna è stata riconosciuta colpevole di zoofilia
Preroll AMP
globalist Modifica articolo
21 Novembre 2016 - 17.05
ATF AMP