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Non si fermano le proteste dei nativi americani contro la realizzazione dell’oleodotto vicino alla riserva di Standing Rock Sioux, a confine tra North Dakota e South Dakota.
Sono più di trecento le nazioni tribali che fin dal 2014 si oppongono all’oleodotto Dakota Access, affermando che profanerà le terre sacre e metterà in pericolo le risorse idriche.
L’oleodotto, della lunghezza di 2.047 chilometri, dovrebbe trasportare centinaia di migliaia di barili di greggio al giorno, attraversando cinquanta contee in quattro stati: dalla parte occidentale del North Dakota, via South Dakota e Iowa, ricongiungendosi alla fine con un oleodotto esistente a Patoka, nell’Illinois.