Si torna alla guerra civile o a tensioni che si pensavano definitivamente superate? La Brexit e l’uscita dell’Irlanda del Nord dall’Unione europea “distruggeranno” l’accordo di pace del Venerdì Santo, che nel 1998 mise fine al conflitto nell’Ulster: Lo ha detto a Dublino lo storico leader dei cattolici nordirlandesi Gerry Adams.
Il presidente dello Sinn Fein, intervenendo a una conferenza sull’Irlanda unita, non ha però spiegato quali sarebbero esattamente le conseguenze sull’accordo del venerdì santo.
Secondo il presidente dello Sinn Fein, l’Irlanda del Nord dovrebbe comunque ottenere uno statuto speciale in seno ai 27 dopo la Brexit, senza che ciò abbia conseguenze sull’accordo costituzionale che offre all’Ulster lo statuto di componente del Regno Unito.
Per Adams, “l’intenzione del governo britannico di portare il Nord fuori dall’Ue, nonostante la volontà del popolo di rimanerci, è un’azione ostile. Il premier britannico ha confermato l’intenzione di porre un termine alla giurisdizione della Corte europea. Insieme con l’impegno britannico di ritirare la Gran Bretagna dalla convenzione europea sui diritti umani, questa posizione minaccia gli elementi fondamentali che riguardano i diritti umani dell’accordo del Venerdì Santo”.
“Il discorso di Theresa May ha rafforzato questa ipotesi”, ha concluso il presidente dello Sinn Fein. “I pericoli di una ‘hard Brexit’ sono ora più evidenti di prima. Il Nord ha bisogno di uno statuto speciale in seno all’Ue. Il governo irlandese deve considerarlo un obiettivo strategico nelle sue trattative all’interno dei 27 quando negozieranno con il premier britannico. La posizione britannica non prende in considerazione il fatto che i cittadini del Nord, in base all’accordo in vigore, hanno il diritto alla cittadinanza irlandese, e quindi dell’Unione europea”.
Gerry Adams: l'Ulster vuole restare in Europa o salta l'accordo di pace
Il leader dei cattolici nordirlandesi vede conseguenze negative dopo la Brexit
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21 Gennaio 2017 - 17.01
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