Schiaffo dello Yemen all’amministrazione Trump: il governo ha ritirato agli Stati Uniti il permesso per compiere missioni antiterrorismo nel Paese impiegando sul terreno truppe delle forze speciali. Lo ha detto il New York Times, secondo cui la decisione è una reazione al raid ordinato il mese scorso dalla Casa Bianca in cui sono rimasti uccisi alcuni civili, tra cui bambini. Nella operazione è morto anche un navy seal. Lo Yemen è anche uno dei sette paesi colpiti dal bando sui musulmani del presidente Usa.
Nonostante diverse immagini, alcune delle quali orribili, che mostrano i bambini uccisi durante il primo raid dell’era Trump, la Casa Bianca ha continuato in questi giorni a parlare di un “successo”.
Ora la decisione delle autorità yemenite rappresenta un deciso passo indietro per la strategia del nuovo presidente Usa, che è quella di un’azione più aggressiva nei confronti dei gruppi del terrorismo islamico come l’Isis e al-Qaida. Uno degli aspetti da chiarire – ha ricordato il Nyt – è poi capire se il Pentagono abbia ricevuto da Trump maggiore autonomia nel selezionare e compiere le sue missioni antiterrorismo. Una richiesta che durante l’amministrazione Obama era stata più volte respinta dalla Casa Bianca. Mentre Trump ha più volte sostenuto la necessità di dare di più carta bianca a Pentagono ed esercito.
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