Si continua a morire. Donne, vecchi e bambini. Morti nell’indifferenza generale, durante raid dei quali gran parte della stampa non parla più. Perché l’unico interesse non è fermare le guerre, ma fermare chi scappa dalle guerre
Almeno 25 civili sono morti negli ultimi due giorni per i bombardamenti aerei e dell’artiglieria turca nella città di al-Bab, roccaforte dello Stato islamico nella provincia settentrionale di Aleppo in Siria. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani, spiegando che i combattimenti fra l’Isis e i ribelli siriani appoggiati dalla Turchia proseguono nella zona occidentale alle porte della città, in punti come il monte Al Sheikh Aquil e la zona Sukan al Shababi.
Intanto tre soldati turchi sono stati uccisi per errore nella provincia di Aleppo, in Siria, in un bombardamento dei jet russi: lo ha confermato il ministero della Difesa russo chiedendo scusa alla Turchia.
Nuova strage in Siria: i turchi uccidono 25 civili ad al-Bab
L'area è diventata la roccaforte dello Stato Islamico dopo la caduta di Aleppo
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9 Febbraio 2017 - 17.23
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