Ungheria: al via il secondo muro contro i migranti

Il premier xenofobo Orbàn ha annunciato la seconda fase della barriera per i respingimenti via terra dei profughi provenienti dalla Siria

Muro in ungheria
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28 Febbraio 2017 - 11.15


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Ancora muri all’orizzonte europeo. L’Ungheria del premier xenofobo Viktor Orban ha dato il via alla costruzione di una seconda barriera lungo il confine con la Serbia per bloccare il flusso dei migranti proveniente dalla Siria.

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Un investimento di 120 milioni, come annunciato dal portavoce di Orbàn, Janos Lazar, pronto già a fine primavera, il periodo più prolifico di tentativi di ingresso nel Paese, anche se l’obiettivo dei profughi non è l’inospitale Ungheria ma la Germania o ancora più a nord la Svezia. Continua quindi la politica di repressione dei migranti via terra da parte dell’Ungheria e da parte di un premier grande ammiratore di Trump e del suo progetto di muro lungo il confine messicano.

I piani per la barriera altra 3 metri erano stati annunciati lo scorso agosto e servirà a rafforzare quella già esistente eretta in fretta e furia durante la crisi dell’estate del 2015 lungo i 175 km di frontiera con la Serbia, quando 400.000 persone riuscirono a passare. 

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Rientra in questa “seconda fase” anche la costruzione di campi di detenzione per i richiedenti asilo che sono riusciti a oltrepassare il confine. Orbàn, pressato da Bruxelles, ha dichiarato che è “una misura necessaria contro l’abuso della libera circolazione permessa dagli accordi di Schengen” da parte dei migranti.

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