Un quadro raffigurante Vladimir Putin truccato da donna è stato vietato in Russia. Perché è un modo per rappresentarlo come un gay, cosa che non è considerata tollerabile.
Dopo la legge che vieta l’ostentazione di simboli o altro che riguardano l’omosessualità, adesso – per estensione – anche la satira potrebbe pagare un prezzo alla censura.
Presso il ministero della giustizia russo esista una lista di materiali “estremisti” vietati.
Una lista con 4.074 voci. Al numero 4071 si stabilisce che i poster, raffiguranti Putin con occhi e labbra dipinte copme le donne, implica “un orientamento sessuale non secondo i canoni del presidente della Federazione Russa”. Come dire; lo fa sembrare gay. E non va bene.
La lista, probabilmente, si riferisce alle immagini di Putin comparse durante le proteste contro le leggi anti-gay della Russia.
E per estensione a tutte le immagini di Putin con rimmel e rossetto.
Al momento, nonostante il divieto, sui social media utilizzati dagli utenti russi molti continuano a condividere immagini simili di Putin.
Il capo ufficio stampa del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che Putin ha a lungo sopportato queste volgarità. “La nostra legislazione deve difendere l’onore e la dignità di ogni cittadino, compresa quella del presidente”.
Che dire? Meno male che il Carnevale di Viareggio (come tante altre belle iniziative di Carnevale nel nostro paese) lo fanno in Italia. Così i carri possono girare liberamente senza che la polizia o i carabinieri li sequestrino. Almeno questo.
