Turchia ed Europa hanno valori comuni e interessi condivisi. Così il ministro turco per gli Affari europei, Omer Celik, in un messaggio, diffuso in occasione della Festa dell’Europa, nel quale ha tentato di ricucire gli strappi dei mesi scorsi tra Ankara e Bruxelles.
Parole chetentano di gettare acqua sul fuoco all’indomani del messaggio di Erdogan: “Se l’Ue non aprirà nuovi capitoli dei negoziati di adesione, la Turchia non cercherà più di far parte dell’Ue”.
Le dichiarazioni del ministro turco per gli Affari europei contrastano con il blocco di Wikipedia, costretta a ricorrere alla Corte Costituzionale. Ma anche con il giro di vite sulla libertà di stampa, e con le centinaia di prigionieri politici arrestati in diverse ondate dal golpe del 15 luglio 2016.
Celik, citato dal sito del quotidiano Sabah, ha sostenuto che la Turchia crede nei valori europei, sottolineando come entrambe le parti abbiano come obiettivi la democrazia, i diritti umani, la pace, lo sviluppo economico e il miglioramento del tenore di vita.
“L’Ue simboleggia la tutela dei valori culturali, della diversità e della prosperità e, soprattutto, un futuro comune sulla base di questi ideali”, ha dichiarato il ministro, evidenziando come l’islamofobia e le ideologie di estrema destra rappresentino una grave minaccia per questi valori.