Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sarà a Washington martedì 16 maggio. Nella capitale statunitense, incontrerà alla Casa Bianca l’omologo Donald Trump, secondo quanto riferito dalla Casa Bianca.
“I due leader discuteranno di come rafforzare la nostra relazione bilaterale e rendere più profonda la nostra collaborazione per affrontare il terrorismo in tutte le sue forme” si legge nel comunicato della Casa Bianca.
Ieri, Erdogan ha aspramente criticato la decisione di Trump (almeno una giusta l’ha fatta…) di armare i curdi siriani nella lotta contro l’Isis. “Spero che questo errore possa immediatamente essere corretto” ha detto il presidente turco.
Intanto due maggiori partiti di opposizione, il kemalista Chp e il filo-curdo-Hdp, hanno boicottato la prima sessione delle commissioni parlamentari congiunte incaricate di valutare i profili di 81 candidati a far parte del nuovo Csm turco (Hsk), sostenendo di non voler legittimare una limitazione all’indipendenza del potere giudiziario. La riforma voluta da Recep Tayyip Erdogan ha ridotto i componenti del nuovo Csm da 21 a 13, 7 dei quali nominati dal Parlamento, 4 dal presidente, mentre il ministro e il sottosegretario alla Giustizia sono membri di diritto. I deputati di Chp e Hdp hanno già annunciato che boicotteranno anche il voto finale in aula, che dovrà scegliere i 7 membri di nomina parlamentare da una shortlist di 21 candidati.
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