Per chiedere l’immediata liberazione dalla detenzione cautelare dei sei italiani ancora imbrigliati nel braccio della giustizia tedesca sono state organizzate iniziative sparse tra Palermo, dove si è mobilitato addirittura Giovanni Impastato con uno striscione da Casa Memoria, Catania e Feltre, dove ci sono stati i rispettivi aperitivi benefit (al Postaz nostrano anche una cena) per aiutare le famiglie a sostenere le spese legali. Ma le manifestazioni di sostegno sono ancora troppo deboli e poco partecipate – almeno da parte dei feltrini – per arrivare a farsi sentire fin lassù, in Germania (anche se basterebbe la Farnesina a Roma).
Per questo l’europarlamentare di Rifondazione Comunista Eleonora Forenza, anche lei a protestare ad Amburgo e anche lei fermata, ma poi rilasciata, ha organizzato un presidio spontaneo di fronte all’ambasciata tedesca a Roma (via San Martino della Battaglia) che si svolgerà giovedì alle 16, per chiedere la liberazione delle sei «vittime di un’Unione Europea sempre più securitaria e repressiva e della folle gestione della polizia di Amburgo». In concomitanza ci sarà una incontro per informare la stampa non solo locale ma anche internazionale sulla situazione.
Intanto le famiglie dei due attivisti feltrini Fabio Vettorel e Maria Rocco restano ad Amburgo per far sentire la loro presenza ai figli.
Italiani arrestati al G20: protesta davanti all'ambasciata tedesca
In concomitanza ci sarà una incontro per informare la stampa non solo locale ma anche internazionale sulla situazione.
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25 Luglio 2017 - 09.00
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