Iran, il moderato Rohani chiama tre donne al governo come vice presidenti
Top

Iran, il moderato Rohani chiama tre donne al governo come vice presidenti

Al secondo mandato il presidente iraniano conferma la linea: due delle tre posizioni erano già occupate da donne

Iran meno misogino con tre donne al governo del presidente Rohani
Iran meno misogino con tre donne al governo del presidente Rohani
Preroll

globalist Modifica articolo

9 Agosto 2017 - 14.30


ATF

Tre donne alla vice presidenza del nuovo governo: al suo secondo mandato, il presidente iraniano, Hassan Rohani, ha nominato nel ruolo di vice presidenti Masumeh Ebtekar con delega alle Donne e gli affari familiari, Laya Joneidi agli Affari legali e il Shahindokht Molaverdi come assistente del presidente per i Diritti di cittadinanza.

Due delle tre posizioni erano già occupate da donne durante il primo mandato di Rohani: Molaverdi è stata vice presidente per le Donne e gli affari familiari, mentre Ebtekar è stata responsabile della Protezione dell’ambiente.

La nomina delle tre donne è venuta il giorno successivo alla presentazione al Parlamento del nuovo governo formato interamente da uomini, ma gli osservatori avevano ipotizzato la nomina in un secondo momento di donne in posizioni chiave.

Il Paese conferma dunque il trend riscontrato durante le elezioni amministrative, alle quali hanno presentato la loro candidatura donne che appartengono a quella borghesia che da quarant’anni si era ritirata in una specie di emigrazione interna, vivendo un po’ in Europa e un po’ nei quartieri alti di Teheran. Professioniste che non hanno mai indossato un chador e che hanno votato sì e no una volta in vita loro per il riformatore Khatami, quando tutto il Paese sperò nelle riforme.

Leggi anche:  La "notte dei droni", la débacle iraniana e l'enigma Netanyahu

In quella circostanza, la vera novità è stata che il Consiglio dei Guardiani, l’organo ultraconservatore che ha il potere di ammettere o bocciare i candidati, abbia accettato le candidature al femminile. Le leggi sono infatti rimaste le stesse perché i fondamentalisti hanno impedito ai riformatori di cambiarle, ma ammorbidire le regole è diventato in Iran un fenomeno di massa. I comportamenti quotidiani dei normali cittadini hanno profondamente trasformato il Paese e dato maggiore stabilità alla Repubblica islamica.

Oltre ai vice presidenti, il secondo governo Rohani sarà composto da 18 ministri, anche se al Parlamento è stato presentato per l’approvazione un elenco di 17 candidati, poiché non è stato ancora assegnato il titolare del ministero delle Scienze.

Le nomine seguono di pochi giorni l’insediamento di Rohani al secondo mandato presidenziale, avvenuto sabato scorso con la cerimonia di giuramento. Tra i ministri più noti a livello internazionale sono stati confermati quello degli Esteri, Mohammad Javad Zarif, e quello del Petrolio, Bijan Namdar Zangeneh.

Leggi anche:  Iran: nuova stretta contro le donne che non indossano l'hijab

 

Native

Articoli correlati