Deby: chiediamoci perché tanti giovani affrontano il deserto rischiando la vita

Il presidente del Ciad al vertice di Parigi: povertà, mancanza di istruzione. E i terroristi reclutano i più fragili

Idriss Deby, presidente del Ciad
Idriss Deby, presidente del Ciad
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28 Agosto 2017 - 21.20


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Parole che dovrebbero aiutare a capire: “L’uomo ha sempre migrato. Nel deserto perdiamo 20, 30 anni. Perdiamo persone, perdiamo braccia valide per questo continente. Siamo tutti chiamati in causa. Bisogna trovare delle soluzioni. Non c’è una soluzione o una panoplia di soluzioni che possa fermare immediatamente le migrazioni, ma dobbiamo iniziare da qualcosa”. Lo ha detto Idriss Deby, presidente del Ciad, nel corso di una conferenza stampa a margine del vertice di Parigi sull’immigrazione.

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“Certo, siamo tutti impegnati. Però c’è un problema di fondo. Cos’è che spinge i giovani africani ad attraversare il deserto a rischio della loro vita? E’ la povertà. La mancanza di istruzione. Sono tutti elementi da tenere in considerazione”, ha aggiunto il presidente.

“Alcuni migranti vanno ad ingrossare le fila dei terroristi, che reclutano tra gli individui più fragili – ha spiegato il presidente – e, fintantoché non verrà risolto il problema della Libia, queste persone potrebbero arrivare in Europa”.

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