Valentino Rossi, il medico: l'operazione alla gamba è andata bene

Il campione operato nella notte. Frattura di tibia e perone. Almeno 40 giorni di riposo. Il chirurgo: sta bene, ora a riposo fino alla completa guarigione

Valentino Rossi
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1 Settembre 2017 - 10.13


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Brutto incidente per Valentino Rossi durante un allenamento in enduro. Frattura di tibia e perone. Il campione è stato operato nella notte.  Il professor Raffaele Pascarella, direttore dell’unità operativa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale di Torrette, rassicura i tifosi. “Valentino sta bene e questa è la cosa più importante.  E’ stato operato intorno alle 2 di notte, l’intervento è durato un’ora ed è perfettamente riuscito. Rimarrà con noi per qualche giorno e inizierà comunque la fisioterapia”.
Il campione di Tavullia, ha spiegato il medico che lo ha operato, ha riportato “una frattura alla gamba scomposta”. “I tempi per tornare in moto? Dipenderà molto da lui, io credo che sicuramente per 30-40 giorni dovrà stare a riposo -ha spiegato il professor Pascarella-. Poi valuteremo insieme nelle prossime settimane come procedere”.
Rossi, che ha al suo fianco la mamma Stefania, dovrebbe essere dimesso dall’ospedale entro “tre o quattro giorni”, come confermato dal professor Pascarella, dopodiché “dovrà fare fisioterapia in un centro di riabilitazione”. “Di umore -ha aggiunto- sta bene, non era arrabbiato. Mi ha colpito la sua tranquillità”.
Riguardo l’infortunio subìto, il medico ha spiegato che “la frattura alla tibia era molto vicina a quella del 2010, mentre quella al perone è vicino al ginocchio. Per fortuna non era esposta come fu quella del Mugello, ma si tratta comunque di una frattura scomposta a una gamba già operata, quindi di un trauma importante”.
Tornando sullo stato d’animo di Rossi, il professor Pascarella ha sottolineato che “lui vuole tornare a correre il prima possibile”. È stato lo stesso pilota a scegliere di essere operato ad Ancona, dopo i primi controlli effettuati nella notte all’ospedale di Urbino dove era stato portato in seguito alla caduta. Nel corso dell’intervento è stato impiegato un chiodo metallico endomidollare in titanio che sarà tolto “non prima di un anno, un anno e mezzo” con un intervento chirurgico che potrebbe richiedere qualche giorno di stop.

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