La strage del Mandala Bay figlia della lobby delle armi: l'arsenale era legale

Non solo il killer aveva legalmente comprato pistole e fucili, ma anche un sistema per modificarle e renderle più micidiali

Una veglia per la strage del Mandala Bay a Las Vegas
Una veglia per la strage del Mandala Bay a Las Vegas
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3 Ottobre 2017 - 14.52


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Una strage che ha un nome: armi senza controllo. Perché fino a quando negli Stati Uniti non ci saranno controllo veri e seri sulle armi le stragi continueranno e ci sarà sempre un pazzo che si metterà a sparare. E’ già successo e succederà ancora se non si porrà rimedio.
E’ ormai certo che l’assassino ha usato armi acquistate legalmente e, altrettanto legalmente, avrebbe acquistato due dispositivi che servono a trasformare le armi semi-automatiche in armi automatiche. La differenza è che, con una semi-automatica, c’è bisogno di premere il grilletto per ogni colpo, mentre con una automatica si spara, fino all’esaurimento delle munizioni, semplicemente tenendo il grilletto premuto; con un’arma automatica, si possono sparare dai 400 agli 800 colpi al minuto.
Questi dispositivi usati per modificare le armi e renderle più letali si trovano in una ‘zona grigia’: diffusamente venduti e tecnicamente legali, attirano però le critiche e le preoccupazioni di cittadini e autorità. Per esempio, la senatrice californiana Dianne Feinstein da tempo si batte per abolire questi dispositivi.
Paddock, descritto dal fratello come un investitore immobiliare milionario, non aveva precedenti penali e nemmeno un passato di disturbi mentali. Prima di comprare le armi da due rivenditori autorizzati nel corso di quest’anno, aveva passato i controlli federali. Uno dei rivenditori, intervistato dalla Nbc, ha detto che Paddock aveva passato tutte le procedure legali per l’acquisto delle armi e che i fucili acquistati non erano totalmente automatici. Anche il secondo rivenditore ha confermato che Paddock aveva acquistato le armi dopo aver superato i controlli previsti dalle leggi locali, statali e federali. Nella stanza d’albergo usata da Paddock, per sparare sulla folla presente a un festival di musica country, sono state trovate 23 armi.
C’è da dire che il Nevada è uno degli Stati più permissivi del Paese, dove non è necessario ottenere un permesso statale per acquistare e detenere pistole o fucili, che si possono portare in giro senza permessi, se in vista, e dove si possono possedere armi totalmente automatiche se prodotte prima del 19 marzo 1986, nel rispetto della legge federale e con un permesso speciale del dipartimento del Tesoro.
Dal 1986, infatti, è in vigore una legge che vieta il trasferimento e il possesso di armi automatiche, con l’eccezione però delle armi prodotte e registrate prima dell’entrata in vigore della norma.
C’è però da aggiungere che Paddock avrebbe usato armi proibite nel 1994 dal Federal Assault Weapons Ban, un divieto su alcune armi semi-automatiche che il Congresso ha lasciato scadere nel 2004, anno in cui sono tornate a essere legali; non sono bastate altre stragi, come quella in una scuola elementare di Newtown, in Connecticut, nel 2012, a convincere i parlamentari ad agire, come ha sottolineato oggi il New York Times in un editoriale dal titolo: “477 giorni. 521 sparatorie di massa. Nessuna azione del Congresso”.

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