Il cane di Macron interrompe una riunione del presidente e fa pipì nel caminetto

L'episodio all'Eliseo, durante un incontro del presidente con tre sottosegretari, resocontato da un video diventato virale.

Macron e il suo cane Nemo
Macron e il suo cane Nemo
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23 Ottobre 2017 - 08.56


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Forse aveva ritenuto troppo barbosa la riunione cui stava partecipando il suo padrone e, per sottolineare il suo distacco dalle cose terrene e noiose, il cane ha fatto pipì tra le risate di tutti i presenti.
Una storia come le altre, ma a renderla più interessante è la versione completa del racconto, con nomi e luoghi.

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”Forse aveva ritenuto troppo barbosa la riunione cui stava partecipando, all’Eliseo, il suo padrone, il presidente della repubblica francese Emmanuel Macron, e, per sottolineare il suo distacco dalle cose terrene e troppo noiose, il cane, che si chiama Nemo, si è avvicinato ciondolando ad un caminetto vecchio di centinaia di anni, tutto stucchi dorati, irrorandolo con una robusta pipì, mentre i presenti – oltre al presidente della repubblica, tre sottosegretari – sono scoppiati a ridere, dopo un primo momento di imbarazzo”.
Il video con l’ultima impresa di Nemo – un labrador a pelo nero, giocherellone come tutti quelli della sua razza, che i Macron hanno adottato alla fine d’agosto in un rifugio della Humane Society – è diventato virale, raccogliendo migliaia di ‘mi piace’ e commenti che tendono a smitizzare il rigore formale che si respira nelle stanze dell’Eliseo.
“Sta facendo qualcosa di assolutamente eccezionale”, ha detto Macron, accortosi dell’exploit di Nemo e costretto, suo malgrado, dalle risate di tutti i presenti, a cambiare argomento.
E quando uno dei sottosegretari ha chiesto al presidente se ”Succede spesso?” , Emmanuel Macron ha risposto, con innato senso dell’humor, ”Sei tu che hai innescato un comportamento assolutamente insolito nel mio cane”.
Da 50 anni è tradizione che i presidenti della repubblica francese abbiano un cane all’Eliseo, lasciato libero di girare per i grandi giardini del palazzo. Ne aveva uno – pure lui un labrador – anche Francois Hollande, che lo ha portato con sè alla fine del mandato.

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