Un dentista francese si rifiuta di curare una donna che porta il velo e scoppia un caso nazionale quando lei, ritenendo di essere stata oggetto di una discrimianzione in base al suo orientamento religioso, si appella all’associazione ”Sos razzismo”.
La vicenda, dai contorni non completamente chiariti, è stata pubblicata dal quotidiano regionale Le Progrés (e rilanciaa da alcuni siti arabi) ed è avvenuta vicino a Lione.
Una donna e la figlia di dieci anni, residenti a Grigny, si sono recate in una città vicina per sottoporsi ad una visita dentistica. Quando il medico le ha viste, si è rifiutato di trattarle perchè ”velate”. Il quotidiano, peraltro, non spiega quale tipo di velo indossasse la donna.
Ritenendo che il medico fosse nel suo diritto, la donna, di nome Dhabia, e la figlia sono andate via senza chiedere altro. Salvo poi telefonare allo studio dentistico per fissare un altro appuntamento per la figlia di Dhabia. La segretaria ha risposto alla telefonata chiedendo di aspettare qualche minuto per chiedere al medico e quest’ultimo ha ribadito la indisponiblità. ”Ha fatto bene a chiamare – ha detto la segretario dello studio medico a Dhabia – perché non avrebbe avuto senso venire”.
E’ stato allora che Dhabia ha ritenuto la misura colma, anche perché la figlia, ancora bambina, non porta il velo.
Per questo si è rivolta a ‘Sos razzismo’, ritenendosi discriminata per la sua religione, ed anche alla sezione del Rodano dell’Ordine nazionale dei dentisti, il quale ha raccolto la segnalazione assicurando che avrebbe chiesto spiegazioni al dentista. Cosa che è stata fatta, senza che, ha scritto Le Progrés, sia stata fornita una risposta.