Yemen, la Croce Rossa: un milione di persone infettate dal colera

Oltre duemila i decessi, secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità. Sotto accusa il blocco imposto dalla coalizione a guida saudita che rallenta l'arrivo degli aiuti umanitari

Bimbo yemenita
Bimbo yemenita
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

21 Dicembre 2017 - 13.21


ATF AMP

Secondo le stime del Comitato Internazionale della Croce Rossa, un milione di persone che vivono nello Yemen, dove da due anni è in corso una feroce guerra, sono infettate dal colera.
Tra il 27 aprile e 8 novembre di quest’anno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha registrato 913.741 casi sospetti di colera e 2.196 decessi legati a questa malattia, anche se il numero di casi è in calo da diverse settimane.
L’organizzazione, il 10 novembre, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra, ha ammonito che la lotta contro il colera in Yemen può subire “una grave battuta d’arresto”, se il blocco del Paese – imposto dalla coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita – dovesse continuare con le conseguent difficoltà ad accedere alle aree colpite dall’epidemia.
Dal 2015, l’Arabia Saudita guida una coalizione militare che, soprattutto con raid aerei, combatte i ribelli sciiti Houthi, che occupano vaste zone dello Yemen, compresa la capitale Sanaa.
La coalizione guidata dai sauditi sta bloccando il Paese e consentendo solo l’arrivo di aiuti umanitari, cosa che ha provocato le critiche delle Ong e di organizzazioni internazionali. La coalizione, ieri, ha reso noto che il porto di Hodeida, sul Mar Rosso, rimarrà aperto “per un periodo di trenta giorni” per gli aiuti umanitari e le imbarcazioni commerciali che trasportano cibo e carburante. Dall’intervento della coalizione i morti sarebbe quasi novemila.

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version