La giustizia spagnola, accogliendo il ricorso presentato dal Governo, ha bloccato l’insediamento di Carles Puigdemont a presidente della Catalogna. I magistrati della Corte costituzionale hanno ritenuto, infatti, che la sua presenza, martedì, nel parlamento regionale, sia indispensabile per l’investitura. Attualmente il leader indipendentista, su cui pende ancora l’ordine di cattura emesso dalla magistratura spagnola con le accuse di ribellione e sedizione, è esiliato in Belgio.
“I magistrati ritengono essenziale che Puigdemont sia presente di persona davanti alla Camera” e quindi che il voto di investitura ”’non potrà avere luogo per via telematica o per delega ad altro parlamentare”, si legge nel dispositivo del provvedimento della Corte Costituzionale spagnola, che ha anche ammonito gli altri membri del Parlameno catalano al rispetto delle loro responsabilità, ”in caso di disobbedienza”.
Puigdemont è attualmente l’unico candidato alla presidenza della Generalitat.
La Corte costituzionale blocca l'elezione di Puigdemont a presidente della Generalitat
Impossibile, per i supremi giudici, che il leader indipendentista possa essere eletto senza essere materialmente presente in aula
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28 Gennaio 2018 - 11.27
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