Avrebbe voluto uccidere i partecipanti al Gay pride a colpi di machete in occasione di uno degli eventi dell’edizione 2017 in programma in un pub di Barrow, in Cumbria, contea del nord-ovest dell’Inghilterra. Invece Ethan Stables, neonazista ventenne, è stato riconosciuto colpevole in tribunale di terrorismo.
La polizia aveva scoperto le intenzioni di Stables su Facebook dove il giovane neonazista si era fatto sfuggire alcuni particolari in merito al suo piano omicida in vista del Gay pride. Era quindi scattata una perquisizione e nella sua abitazione la polizia aveva trovato, tra le altre cose, una svastica appesa al muro della sua stanza.
Accusato di aver pianificato l’attacco anti-gay a colpi di machete Stables è stato condannato anche per possesso di esplosivi. Durante il processo, celebrato di fronte alla Leeds Crown Court, il giovane ha dichiarato di essere bisessuale, ma di vergognarsene, e ha sostenuto d’essersi lasciato fare “il lavaggio del cervello” da estremisti di destra incontrati in un ostello. Il suo avvocato lo ha presentato come un ragazzo “solitario e inadeguato”.
L’accusa ne ha invece sottolineato le frequentazioni di siti neonazi e di propaganda del “suprematismo bianco” e l’interesse morboso, stando a quanto emerso dall’esame del suo computer, per la strage di Columbine, compiuta nel 1999 in una scuola del Colorado, negli Usa. Una strage costata la vita a 12 studenti e un insegnante. Se ne occupò anche Michael Moore nel 2003 con il film documentario Bowling for Columbine, vincitore di un premio Oscar.
