“Gli Usa non hanno prodotto prove degli attacchi chimici in Siria” e sembrano “aver intrapreso un percorso per dividere la Siria”. Così il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. “Gli americani sembrano aver preso una rotta per dividere il Paese, hanno semplicemente rinunciato a quelle assicurazioni che ci sono state date, che l’unico scopo della loro presenza in Siria senza l’invito di un governo legittimo è quello di sconfiggere l’Isis e terroristi”, ha detto Lavrov .
“Ora stanno già dicendo che questa presenza rimarrà fino a quando non saranno convinti che un processo stabile di risoluzione politica è iniziato in Siria, il che dovrebbe portare a un cambio di regime. I piani per l’attuale ripartizione della Siria esistono: chiederemo ai nostri colleghi americani come immaginano tutto questo “, ha detto.
Mosca accusa gli eredi di Al Qaida
Al Nusra, costola siriana di al Qaida, è secondo Mosca sempre meglio armata ed è diventata, al posto dell’Isis, “la principale fonte di destabilizzazione della situazione nella Repubblica araba siriana, non solo nella zona di Idlib”. Lo ha detto il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa della Russia, il generale Igor Konashenkov. “Tutto ciò – ha aggiunto l’alto ufficiale – conferma i nostri timori che i terroristi del ramo siriano di Al Qaida siano diventati uno strumento obbediente nelle mani di uno, o di un gruppo di Paesi, tecnologicamente avanzati, che non sono soddisfatti del ruolo chiave della Russia nella liberazione della Siria dall’Isis”.
Konashenkov ha inoltre sottolineato: “Di maggiore preoccupazione è la recente ricezione da parte dei terroristi di al Nusra di sistemi missilistici antiaerei portatili, che possono essere utilizzati non solo in Siria e non solo su aerei militari. Il ministero della Difesa sta lavorando per stabilire il tipo di questi Manpads e i canali per la loro consegna ai terroristi”.
In base ai dati della Difesa russa nella zona di disimpegno presso Idlib, all’inizio dell’anno i terroristi di Jabhat al Nusrahanno tentato un massiccio attacco, con droni d’assalto, contro le strutture militari russe a Khmeimim e Tartus. Le soluzioni tecniche utilizzate erano precedentemente inaccessibili ai qaidisti, fa notare Konashenkov. “Nelle zone di de-escalation, le unità della polizia militare russa monitorano e assicurano il rispetto della cessazione delle ostilità. I velivoli russi controllano regolarmente la zona di de-escalation di Idlib, dove fino ad oggi la parte turca, secondo i suoi obblighi, non ha ancora potuto istituire i suoi posti di osservazione” ha aggiunto.
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7 Febbraio 2018 - 22.19
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