Donald Trump, le cui giornate di lavoro evidentemente non sono pienissime, tra un tweet ed un insulto rivolto ai suoi avversari, è stato folgorato da una idea: se ce l’hanno i russi, se ce l’hanno i cinesi, se ce l’hanno i francesi, de ce l’hanno gli italiani, se l’hanno persino i nordcoreani, perchè non posso avere io la mia parata militare?
Spirito di competizione (come quando disse, con grande signorilità, a Kim Jong Un che il suo ”bottone” era più grande di quello del dittatore di Pyongyang e che funzionava meglio) o ego strabordante? Forse la risposta esatta è la seconda, anche se la spiegazione ufficiale è diversa:
“Il presidente Trump è completamente solidale con i militari che rischiano la vita ogni giorno per garantire la sicurezza del nostro paese. Egli ha chiesto al Dipartimento della Difesa di studiare la creazione di una cerimonia in cui tutti gli americani possono esprimere la loro gratitudine “, ha spiegato la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, confermando una notizia del Washington Post. Il Pentagono, da parte sua, ha detto che che sta lavorando sul progetto.
Già prima della sua elezione Trump aveva mostrato entusiasmo per una parata militare a Washington (magari il 4 luglio, giorno della festa nazionale), dicendosi particolarmente colpito dalla parata militare francese, quella che si svolge il 14 luglio, cui ha assistito lo scorso anno, su invito di Emmanuel Macron.
L’annuncio ha provocato critiche violente tra i suoi avversari, che hanno paragonato il suo atteggiamento con quello di un leader del regime autocratico.
“Che spreco di denaro assurdo! Trump si comporta più come un dittatore che come un presidente “, ha dichiarato il democratico Jim McGovern.
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