Ghouta, la strage continua: esodo di massa dalla zona degli scontri

Nel frattempo un convoglio ha portato aiuti umanitari mentre Macron ha chiesto all'Iran di premere su Damasco per far cessare gli attacchi

Civili morti nella Ghouta
Civili morti nella Ghouta
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4 Marzo 2018 - 17.18


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La strage continua anche se molte delle formazioni ribelli che si oppongono ad Assad sono composte da fanatici jihadisti e hanno una posizione politica retriva e oscurantista.
Nel frattempo i violenti scontri e continui attacchi delle forze governative siriane sulla Goutha orientale stanno causando un esodo di massa da un’ampia zona dell’enclave ribelle sotto assedio situata vicino alla capitale Damasco. La denuncia arriva dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui centinaia di famiglie sono fuggite in zone più sicure interne alla stessa enclave, lasciando i quartieri e le zone teatro di scontri violenti tra ribelli e forze governative e dove le condizioni di vita continuano a peggiorare drammaticamente. Secondo stime fornite dall’Osservatorio, dal 18 febbraio, data alla quale il regime ha avviato una campagna su larga scala volta a espellere i ribelli, almeno 659 civili sono stati uccisi nella regione.
Arrivano gli aiuti umanitari
“Un convoglio di 46 camion che trasportano aiuti medici e alimentari per 27.500 persone” entrerà nell’enclave ribelle siriana della Ghouta orientale lunedì. Lo ha annunciato un comunicato dell’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni unite. “Speriamo che il convoglio possa avanzare come pianificato e sia seguito da altri, le nostre squadre sul terreno sono pronte per fare tutto quel che è necessario perché ciò accada”, ha dichiarato il coordinatore umanitario dell’Onu per la Siria, Ali al-Zatari.
Il presidente Macron chiede all’Iran di fare pressioni su Assad
Il presidente francese Emmanuel Macron, ha chiesto al suo omologo iraniano, Hassan Rohani, di “esercitare le pressioni necessarie” sul regime siriano per far cessare gli attacchi contro la popolazione della Ghouta orientale, alle porte di Damasco.
Nel corso di una conversazione telefonica – riporta l’Eliseo – “il presidente della repubblica ha insistito fortemente con il suo interlocutore affinché esercitasse le pressioni necessarie sul regime siriano per mettere fine agli attacchi indiscriminati contro le popolazioni assediate nella Ghouta orientale, permettere l’accesso umanitario ed evacuare i casi medici più urgenti”, ha scritto l’Eliseo. 

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