Non bastava il nuovo fanatismo para-fascista dei paesi dell’ex est europeo; non bastava l’avanzata dell’esrema destra in Austria e in Germania.
Ora è diventato opinionista ascoltato anche uno spacciatore di odio della destra americana più retriva tra nazismo e suprematismo bianco, ossia Steve Bannon che è andato da Marine Le Pen al congresso di rilancio del Front National che si tiene a Lille.
Bannon, tra l’altro, è in Europa anche per una serie di appuntamenti attraverso i quali costruire una rete dei populismi di destra.
“La storia è dalla nostra parte” ha detto Bannon che ha aggiunto: “Lasciate che vi chiamino razzisti, lasciate che vi chiamino xenofobi, lasciate che vi chiamino nativisti, portate con orgoglio questi appellativi perché ogni giorno noi diventiamo più forti e loro più deboli”.
Bannon ha poi spezzato una lancia per Marion Le Pen, della giovane nipote di Marine temporaneamente a riposo dalla politica, ha detto che è una delle più imponenti personalità al mondo. Non una parola per Marine che ha lasciato in caldo per questa domenica l’annuncio più atteso: quello del nuovo nome del partito, un cambio necessario secondo il 52 % degli iscritti.
A questi (circa 27mila) è stato anche chiesto di esprimersi su altri temi ne esce che il 65 % vorrebbe uscire dall’euro, che il 70 % è favorevole all’ergastolo più che alla pena di morte e che il 90% vuole un referendum sull’uscita della Francia dall’Unione europea.
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