L’intimazione di un giudice che le ha imposto di non dire nulla della (al momento ancora presunta) relazione sessuale con Donald Trump, risalente ad una decina di anni fa, non sembra riuscire a fermare la pornostar Stormy Daniels decisa a dire tutto, anche a costo di restituire i 130 mila dollari ottenuti come compenso per il patto di riservatezza con lei stipulato da un legale amico del presidente americano.
Un avvocato dell’attrice, il cui vero nome è Stephanie Clifford, ha inviato una lettera ai legali di Trump, proponendo di restituire, il 16 marzo, i 130 mila dollari ottenuti in cambio del suo silenzio. In questo modo le sarebbe permesso di “parlare apertamente e liberamente della sua precedente relazione con il presidente” e sulla quale si è ”tentato di farla tacere”. E non solo parlare, ma anche utilizzare ”qualsiasi messaggio di testo, foto, video o altro materiale in suo possesso”.
L’avvocato dell’attrice, Michael Avenatti, l’ha buttata sul patriottico dicendo che “questa è una proposta giusta” che ”se accettata dal presidente, permetterà al popolo americano di conoscere la verità”
Tra le condizioni previste nella proposta c’è che né Trump, né il gruppo che l’avvocato Cohen (amico del presidente) ha utilizzato per pagare Stephanie Clifford intraprendano azioni per ”silenziare” la pornoattrice, come impedirle delle interviste.
Avenatti dato a Trump ed ai suoi avvocati un giorno per rispondere. Per quel che se ne sa, ancora nessuna risposta è arrivata dalla Casa Bianca.
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