La moglie dell’ex presidente dello Zimbabwe, Grace Mugabe, è coinvolta in uno scandalo che la vedrebbe a capo di un traffico illegale di avorio verso Cina, Stati Uniti ed Emirati Arabi. Lo sostiene una inchiesta del domenicale britannico Sunday Mail.Il nuovo presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, nemico giurato di Grace, ha chiesto alle autorità di aprire al più presto un’indagine. Adrian Steirn, fotogiornalista australiano, autore di numerose inchieste sul traffico illegale di avorio in Zimbabwe, si è infiltrato nella gang criminale ed è riuscito ad arrivare alla cupola dell’organizzazione e lì è arrivata la scoperta inattesa.
Grace Mugabe, seconda moglie dell’ex presidente Robert Mugabe, conosciuta per la sua avidità e le spese folli, avrebbe approfittato del suo ruolo per spedire l’avorio verso numerose destinazioni, etichettando i pacchi come regali per Capi di Stato ed evitando così i controlli sia negli aeroporti che alle dogane. Una volta giunti a destinazione i pacchi sarebbero finiti nel mercato nero. La stessa organizzazione criminale capeggiata da Grace Mugabe sarebbe responsabile anche di traffico di oro e diamanti. Tra il 2013 ed il 2016 si stima che 900 elefanti siano stati uccisi in Zimbabwe, di questi 400 esemplari furono avvelenati dal cianuro nel parco nazionale di Hwange. I colpevoli della strage non sono mai stati identificati. Pochi giorni fa Robert Mugabe, nonostante i 94 anni compiuti da poco, ha rilasciato la prima intervista dopo la destituzione dello scorso novembre, accusando l’ex braccio destro Mnangagwa di aver ordito “un brutale colpo di Stato”.