Così le bombe italiane massacrano anche i civili in Yemen
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Così le bombe italiane massacrano anche i civili in Yemen

Iinterrogazione parlamentare di Liberi e Uguali dopo l'esposto alla Procura delle associazioni pacifiste: sono armamenti prodotti dallo stabilimento della Rwm Italia SpA, in Sardegna

Yemen, una guerra crudelissima e inutile
Yemen, una guerra crudelissima e inutile
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4 Maggio 2018 - 15.10


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“In Yemen è in corso una guerra civile, con drammatici costi in vite umane, a cui prendono parte anche forze militari di una coalizione guidata dall’Arabia Saudita, iniziativa che non ha mai ricevuto un avallo formale o un preciso mandato dell’Onu. Dall’Italia nel corso di questi anni sono partiti vari carichi di bombe, armamenti e strutture militari verso l’Arabia Saudita, con evidente tappa finale il teatro bellico dello Yemen. Siamo di fronte alla palese violazione della legge 185/90 sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”. E’ quanto si legge nell’interrogazione parlamentare di Liberi e Uguali, primi firmatari Nicola Fratoianni ed Erasmo Palazzotto, rivolta al premier e ai ministri degli Esteri e della Difesa. “Nei giorni scorsi varie associazioni pacifiste italiane ed europee, tra cui Rete Disarmo – proseguono i parlamentari di Leu – hanno presentato un’esposto alla Procura di Roma nei confronti dell’Uama, Unità per le Autorizzazioni dei materiali d’ armamento, in quanto il governo italiano pur sapendo dell’esportazione di tali armamenti non è intervenuto per bloccare tali spedizioni che violano la legge 185/90. Nella denuncia si ipotizza per il governo italiano il reato di abuso d’ufficio in violazione alla legge 185/90, alla normativa europea e al Trattato sul commercio delle armi firmato dall’Italia nel 2013”. I parlamentari di Leu vogliono sapere dal governo quali provvedimenti abbia assunto o abbia intenzione di assumere nei confronti dei dirigenti dell’Uama, a partire dalla sostituzione dell’attuale vertice e del personale al centro dell’esposto presentato alla magistratura. “E – concludono Fratoianni e Palazzotto – se il governo italiano non ritiene necessario intervenire urgentemente per bloccare ulteriori spedizioni di armamenti e materiale bellico verso l’Arabia Saudita e poi utilizzati in Yemen, a partire dalle produzioni dello stabilimento della Rwm Italia SpA operante in Sardegna, società sussidiaria del gruppo tedesco Rheinmetall Defence, che produce bombe d’aereo e da penetrazione”

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