Ramzan Kadyrov, leader della Cecenia, declina qualsiasi responsabilità del suo paese per Khamzat Asimov, autore dell’attacco di Parigi rivendicato dall’Isis di sabato 12 maggio in cui è morto un ragazzo francese di 29 anni e altri 4 sono stati feriti.
Secondo Kadyrov, che governa la Cecenia dal 2007 ed è un fedele sostenitore di Vladimir Putin, la responsabilità dell’attentato è completamente francese: “Asimov è nato in Cecenia, ma è cresciuto e si è formato personalità, opinioni e convinzioni all’interno della società francese. Sono sicuro che se avesse passato l’infanzia e la adolescenza in Cecenia, il destino di Hassan sarebbe stato diverso”.
Asimov è in effetti nato in Cecenia, ha ottenuto un passaporto russo a 14 anni e la nazionalità francese a 20. Sabato sera è sceso in strada brandendo un coltello da cucina di 10 centimetri e ha urlato ‘Allah Akbar’ prima di lanciarsi sulla sua vittima.
Le parole di Kadyrov sembrano comunque un modo per distogliere l’attenzione dal fatto che i separatisti ceceni, che dopo la prima guerra di Cecenia hanno dato vita a un movimento armato attivo in tutto il Caucaso, si sono progressivamente islamizzati fino a giurare fedeltà all’Isis nel 2015, diventando una fonte di combattenti nei ranghi jihadisti in Siria e in Iraq.