La Francia si offre per prendere a Valencia alcuni immigrati dell'Aquarius

La vicepremier spagnola Carmen Calvo ha annunciato che Parigi collaborerà all'accoglienza

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16 Giugno 2018 - 15.18


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Propaganda sulla pelle di 600 povere persone e adesso la corsa a chi fa più lo spietato: la vicepremier spagnola Carmen Calvo ha annunciato che la Francia collaborerà all’accoglienza dei migranti della nave Aquarius. Lo ha detto La Vanguardia.
Calvo, responsabile del coordinamento per l’accoglienza, ha accettato la proposta presentata dal governo francese, dopo una conversazione con l’ambasciatore francese in Spagna.
Il presidente Pedro Sanchez, riferisce il quotidiano, ha ringraziato il presidente francese Emmanuel Macron, sottolineando che questa è la cooperazione «con cui l’Europa deve rispondere».
«Il tranello dell’estrema destra» – “Aquarius, il tranello dell’estrema destra” è il titolo dell’editoriale pubblicato oggi dal quotidiano francese Le Monde.
«Matteo Salvini, da buon dirigente di estrema destra – scrive Le Monde – ha messo a profitto i suoi primi giorni al potere, a Roma, per scatenare il suo astio antimigranti».
«L’obiettivo – prosegue l’editoriale – è doppio per il vicepresidente della coalizione formata con il M5S. Si tratta innanzitutto di esibire la determinazione contro i migranti e altri rifugiati candidati all’esilio nella prospera Europa. Il dirigente sovranista cerca senza dubbio anche di dimostrare che l’Unione europea non ha calcolato la dimensione della minaccia che grava su di lei e che, peggio ancora, è incapace di farvi fronte. Così facendo, tende un tranello pericoloso ai dirigenti del continente, all’antivigilia della campagna per le europee del maggio 2019».
Le Monde propone anche, sull’intera pagina 2, un articolo dal titolo “Merkel, Macron e l’Ue di fronte agli antimigranti” e il commento sulla giornata di ieri: «Fra l’Italia e la Francia un cordiale disaccordo»: «Parigi – si legge nel pezzo – cerca di tirare dalla parte giusta Giuseppe Conte, oscuro professore di diritto con il CV al Botox, diventato presidente del consiglio in quanto minimo comune denominatore fra i pilastri della coalizione».
Nello stesso numero di oggi di Le Monde, “Aquarius, no, l’Italia non è l’unica responsabile”, una riflessione dei docenti Andrea Gattini, Alina Miron, Berangere Taxil e Seline Trevisanut. Fra i commenti, anche “Berlusconi, una storia italiana”: «Il ‘berlusconismo’ continua a ossessionare l’Italia. Il Cavaliere ha dovuto cedere il passo nella destra a Matteo Salvini», ma «questa alleanza populista inedita, la prima del genere alla guida di uno dei paesi fondatori dell’Ue, è tuttavia una delle conseguenze dirette del quasi ‘ventennio’ di egemonia di Silvio Berlusconi sulla politica italiana e delle macerie che ha lasciato. È stato il leader simbolo dell”antipolitica’ di fronte ai vecchi partiti usciti dalla Resistenza, spazzati via dall’operazione Mani Pulite. Questa tematica, dall’inizio degli anni Novanta, ha irradiato tutte le forze politiche, comprese le più radicali».

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