All'Austria xenofoba la presidenza Ue: la priorità è la lotta ai migranti
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All'Austria xenofoba la presidenza Ue: la priorità è la lotta ai migranti

Nel governo di Vienna i centristi sono alleati con l'estrema destra post-nazista. E si vede

L'Austria di Kurz e il braccio di ferro sui migranti
L'Austria di Kurz e il braccio di ferro sui migranti
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18 Giugno 2018 - 16.25


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L’austria si prepara a presiedere il Consiglio europeo per il secondo semestre dell’anno che inizierà il 1 luglio. Quale sarà l’indirizzo politico si capisce già dal titolo del programma:  “Un’Europa che protegge”. Il governo austriaco ha comunicato che “la Presidenza austriaca del Consiglio dell’Unione europea si concentrerà sulla sicurezza e la lotta contro l’immigrazione illegale garantendo prosperità e competitività attraverso la digitalizzazione e la stabilità nel vicinato europeo”.

La scelta dei temi in vista dell’impegno europeo non stupisce, visto che il cancelliere Sebastian Kurz, leader del partito popolare, governa insieme al Partito della Libertà di estrema destra. Tra le promesse elettorali di Kurz, primo ministro dal dicembre scorso, c’era proprio la linea dura contro gli immigrati, la difesa delle frontiere, la lotta all’islam politico e il rafforzamento della polizia. Un programma che l’Austria vorrebbe riversare anche sul fronte internazionale con la presidenza del Consiglio europeo.

Di sicurezza e immigrazione si parlerà anche domani nella “Conferenza dei Presidenti” cui parteciperà anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.

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“Per raggiungere questo obiettivo, l’approccio dell’Austria sarà basato sul rafforzamento del principio di sussidiarietà – si legge in una nota del governo di Vienna – L’Unione europea dovrebbe concentrarsi su grandi questioni che richiedono una soluzione comune e fare un passo indietro quando si tratta di questioni minori in cui gli Stati membri o le regioni si trovano in una posizione migliore per prendere decisioni. Questo approccio mira a prendere sul serio il motto dell’Unione europea, ‘Uniti nella diversità”.

Per questo, la Presidenza austriaca darà priorità al ruolo protettivo dell’Unione europea, in particolare per quanto riguarda tre settori prioritari: “sicurezza e lotta alla migrazione illegale, assicurare prosperità e competitività attraverso la digitalizzazione, stabilità nel vicinato europeo”. 

“L’Austria – rassicura il governo – vede il suo ruolo durante la prossima presidenza del Consiglio come quella di un intermediario neutrale. Data la sua posizione geografica nel cuore dell’Ue, il suo obbligo di neutralità e in linea con il suo tradizionale ruolo di costruttore di ponti, l’Austria cercherà di contribuire all’unita’ all’interno dell’UE durante la sua Presidenza del Consiglio”.

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