La fine atroce di Khashoggi: strangolato e poi tagliato a pezzi

Il giornalista oppositore della Corona saudita assassinato dopo un complotto ordito da Riad. La magistratura turca chiede l'estradizione degli 007 sauditi

Manifestazione dopo la scomparsa di Jamal Khashoggi
Manifestazione dopo la scomparsa di Jamal Khashoggi
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31 Ottobre 2018 - 17.54


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Una fine atroce. E arrivano conferme su conferme: Jamal Khashoggi è stato strangolato subito dopo essere entrato nel consolato saudita a Istanbul, il 2 ottobre scorso. Lo sostiene in una nota l’ufficio del procuratore capo di Istanbul, Irfan Fidan, al termine degli incontri con il suo omologo saudita Saud al Mojeb, che questo pomeriggio è rientrato a Riad.
Il corpo è poi stato fatto a pezzi, i suoi aguzzini si sono poi disfatti dei resti. Lo scrive in una nota l’ufficio del procuratore capo di Istanbul, Irfan Fidan. Non risulta tuttavia che i resti siano stati trovati.
La procura turca riferisce anche di incontri con i magistrati sauditi nell’ambito delle indagini sull’omicidio del giornalista, spiegando che non sono state fornite informazioni circa il presunto “collaboratore locale” che avrebbe aiutato gli 007 di Riad a disfarsi del corpo.
La procura di Istanbul ha anche ribadito la richiesta di estradizione per i 18 sospetti arrestati finora da Riad, che era già stata respinta dalle autorità del Regno.
I magistrati turchi, si aggiunge, sono stati a loro volta invitati in Arabia Saudita per continuare a seguire l’inchiesta.

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