Più figli alla patria: l'Ungheria dice no ai migranti e punta sulle famiglie fertili
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Più figli alla patria: l'Ungheria dice no ai migranti e punta sulle famiglie fertili

Orban accusa l'Europa per l'apertura ai migranti e lancia un sondaggio per favorire lo stop alle culle vuote

Salvini e Orban in prefettura a Milano
Salvini e Orban in prefettura a Milano
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5 Novembre 2018 - 18.17


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Manca solo il podere per chi fa il terzo figlio ma la logica è load stessa: il governo ungherese ha lanciato un nuovo sondaggio tra i suoi elettori sulle politiche legate alla famiglia, bocciando il presunto tentativo Ue di “rimpiazzare la popolazione” attraverso l’immigrazione.
Il governo conservatore di Viktor Orban si è scontrato molte volte con Bruxelles sulla questione migratoria e dei diritti umani e ha usato di frequente questo tipo di sondaggi per pubblicizzare le sue strategie. “L’Europa è il continente delle culle vuote, non ci sono abbastanza bambini – ha dichiarato il segretario di stato del governo Katalin Novak presentando il questionario – al posto dell’immigrazione di massa verso l’Europa, l’Ungheria vuole contare sulle sue risorse interne. Vediamo il futuro nei bambini ungheresi…L’Ungheria non vuole immigrazione o un rimpiazzo della popolazione”.
In Ungheria la popolazione ha registrato un costante declino dalla fine del comunismo con tassi di fertilità tra i più bassi dei Paesi sviluppati e oltre mezzo milione di emigrati in dieci anni.
Il sondaggio comprende 10 domande e si intitola “Difesa della famiglia”. Sarà inviato a otto milioni di famiglie ungheresi nei prossimi giorni e dovrà essere spedito indietro entro il 21 dicembre. La prima domanda, accusando “i burocrati di Bruxelles” di voler importare i migranti per combattere i problemi demografici, chiede se “il declino della popolazione debba essere affrontato non con l’immigrazione ma con un sostegno più forte alle famiglie”. In un’altra domanda si chiede se l’essere madre debba essere riconosciuto come un lavoro a tempo pieno e se i bambini debbano avere diritto costituzionale a una madre e un padre.

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