Tutti vogliono i gilet gialli: affari a gonfie vele per i fornitori dei giubbotti della protesta
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Tutti vogliono i gilet gialli: affari a gonfie vele per i fornitori dei giubbotti della protesta

L'articolo a ruba nei negozi e nelle vendite online: i prezzi nelle ultime settimane sono cresciuti in media del 22%

Una manifestazione dei gilet gialli
Una manifestazione dei gilet gialli
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globalist Modifica articolo

12 Dicembre 2018 - 12.57


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I gilet gialli in Francia stanno facendo fare affari d’oro ai fornitori dei giubbotti diventati il simbolo della protesta. I gilet d’emergenza, da tenere in macchina in caso di incidente, valgono pochi euro ma, dopo la ‘pubblicità’ del movimento di protesta francese, il loro prezzo ha avuto un’impennata media del 22%.
I fornitori dell’articolo che da settimane va letteralmente a ruba sono quasi tutti cinesi. E hanno approfittato del boom di richieste per aumentare i prezzi.
A fare i conti è stata Bfm Tv che ha confrontato i cinque modelli di giubbotto più venduti su Amazon. Il rincaro arriva fino al 48%. I prezzi possono essere superpromozionali (0,73 centesimi) e non superano gli 8 euro.
L’aumento è automatico, perché il prezzo sul sito di e-commerce è determinato da un algoritmo. Con grande soddisfazione delle ditte cinesi: da Lumiereholic a Femor, da Fesoar ad Aykmr, hanno venduto in poco tempo una quantità mai vista del loro articolo. Presi d’assalto anche i negozi che di norma vendevano 4-5 giubbotti a settimana. Scorte esaurite. E affari d’oro anche per loro.

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