Sono andati a incontrare uno che invoca la ‘guerra civile’ e chiede ai militari di deporre Macron. Ossia un filo-golpista: l’incontro di due giorni fa a sud di Parigi tra il vice premier Luigi Di Maio e una rappresentanza dei gilet gialli “è la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.
E’ quanto scrive “Le Figaro” nell’articolo che dedica alla decisione del ministero degli Esteri francese di richiamare a Parigi per consultazioni l’ambasciatore a Roma, Christian Masset. Una decisione che “non ha precedenti dalla fine della guerra”, ha sottolineato la portavoce del Quai d’Orsay, Agnes von der Muhll, secondo cui “le ultime ingerenze violano il rispetto dovuto alle scelte democratiche, fatte da un popolo amico ed alleato, violano il rispetto che i governi democraticamente e liberamente eletti si devono tra di loro”.
“Tutti questi atti – ha accusato ancora la portavoce – creano una situazione grave che crea interrogativi sulle intenzioni del governo italiano rispetto al suo rapporto con la Francia”.
Il quotidiano ricorda quindi che l’incontro di martedì “segue una serie di dichiarazioni di rara violenza contro il governo francese provenienti da Di Maio o dal ministro degli Interni Matteo Salvini, leader della Lega.
Quest’ultimo, in particolare, ha detto di sperare che il popolo francese di liberi presto di un ‘presidente molto negativo’, parole totalmente inedite tra i responsabili dei Paesi fondatori dell’Ue”.
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