Il crescente controllo sul web da parte delle autorità russe ha provocato una marcia di protesta di circa 15.300, secondo la Ong Contatore bianco. Il ministero dell’interno invece ha minimizzato: per loro in piazza sono in meno di 6.500.
La folla urlava “Giu’ le mani da internet”. “Putin net” si leggeva invece su un cartello: un gioco di parole che puo’ essere interpretato sia come “il web di Putin” sia come “No Putin”. Alcuni dimostranti mostravano grandi mani di gomma di colore azzurro con l’indice alzato verso l’alto e sopra la scritta: “Resisti”. Imponente la presenza della polizia. Per accedere al luogo della protesta, in viale Sakharov, bisognava passare attraverso i controlli con i metal detector. Oltre che a Mosca, si sono svolte proteste autorizzate a Voronezh (in Russia meridionale) e a Khabarovsk (nell’estremo oriente russo). Alcune persone hanno manifestato anche a San Pietroburgo, per lo più con picchetti individuali per non violare la legge che vieta le manifestazioni di massa se non sono preventivamente autorizzate. Le manifestazioni sono state organizzate dal Partito Libertario.
Proteste in Russia contro il governo censore: "Putin, giù le mani da internet"
Le manifestazioni hanno dovuto combattere contro le leggi che vietano i raduni di massa non autorizzati, ma hanno raggiunto numero importanti: circa 15.300 persone
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10 Marzo 2019 - 15.21
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