Dopo aver fatto capire di voler festeggiare la dittatura brasiliana, Jair Bolsonaro si conferma come uno dei politici più pericolosi sulla scena mondiale. In risposta al “piano strategico di impegno” annunciato dal Segretariato dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) – un’agenzia delle Nazioni Unite – per promuovere una serie di incontri sulla Convenzione 169, che dal 1989 sta a protezione delle popolazioni indigene e tribali dell’Amazzonia, Bolsonaro ha paventato la possibilità di revocare la partecipazione del Brasile a tale convenzione.
Il motivo? Per il leader nazionalista, l’Ilo avrebbe in realtà l’obiettivo di imporre nuovi obblighi, scavalcando la sovranità nazionale. In realtà, è piuttosto chiaro quale sia l’obiettivo di Bolsonaro, un uomo che in campagna elettorale ha promesso di consegnare l’Amazzonia agli speculatori. E chi sono gli unici che si frappongono tra lui e il suo obiettivo? Ovviamente proprio quegli indios che adesso il Brasile vuole abbandonare al loro destino.
Bolsonaro lo (s)fascista: vuole annullare i diritti degli indios
ella testa dell’estremista di destra c’è la revoca delle tutele per i nativi e l’apertura allo sfruttamento dell’Amazzonia
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27 Marzo 2019 - 17.01
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