Di Maio sulla Libia: "Chiudere i porti è una misura occasionale" (peccato che lo avete sempre fatto)
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Di Maio sulla Libia: "Chiudere i porti è una misura occasionale" (peccato che lo avete sempre fatto)

Il vicepremier intervistato dal Corriere della sera: "Sarebbe utile se Salvini convincesse Orbàn ad accettare le quote di migranti".

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15 Aprile 2019 - 08.07


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“Chiudere un porto è una misura occasionale, risultata efficace in alcuni casi quando abbiamo dovuto scuotere l’Ue, ma è pur sempre occasionale. Funziona ora, ma di fronte a un intensificarsi della crisi non basterebbe, quindi bisogna prepararsi in modo più strutturato, a livello europeo, nel rispetto del diritto internazionale”. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio in un’intervista al Corriere della sera, parlando della crisi in Libia.

“Il governo – afferma Di Maio – la sta monitorando giorno dopo giorno, bisogna avere testa in questi momenti e lavorare con responsabilità. Quel che sta accadendo non è un gioco, non è Risiko in cui uno si diverte a fare il duro con l’altro. Le parole hanno un peso”.

Nega però di star rispondendo alle dichiarazioni di Salvini contro la Francia:

“Dico solo che se non si ponderano i toni il rischio è incrementare le tensioni. E di fronte a un inasprimento sul terreno la possibilità che possano riprendere gli sbarchi verso le nostre coste c’è, non è un mistero. Quindi i primi ad essere colpiti saremmo noi, come Italia”.

Di Maio aggiunge:

“Sarebbe utile indipendentemente dagli sviluppi in Libia, se convincessero Orbàn e i suoi alleati in Europa ad accettare le quote di migranti che arrivano in Italia, visto che il Sud Italia è frontiera europea. Il problema è proprio questo. Sento tanto parlare di sovranisti, ma è troppo facile fare i sovranisti con le frontiere italiane. Così non va bene, qui ci vedo un po’ di incoerenza. Non ci si può lamentare dei migranti se poi si stringono accordi con le stesse forze politiche che ci voltano le spalle”.

Non sono innocenti incompetenti. Sono incompetenti (e su questo non c’è dubbio) e complici. E mentre Di Maio ogni tanto dà una spruzzata di sinistra per non far capire che i grillini siano una costola della destra, il ‘tontinelli’ del web rivendica i peggiori episodi del governo reazionario, dalla Diciotti ai porti chiusi.
”Senza di me Salvini non avrebbe fatto niente. Ma non vado in giro a dirlo, non mi importa nulla. L’importante è che ci siano meno morti e meno barconi che partono dalle coste libiche”. Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, ospite di ‘Accordi e Disaccordi’.

E ha poi aggiunto: Saviano “è una persona che stimo perche’ ha dato tanto al Paese, però secondo me nell’ultimo periodo ha perso il collegamento con la realta’”.

A proposito del comico Maurizio Crozza, che ne fa un’imitazione, Toninelli ha aggiunto: “Mi ha regalato una fama che io non avrei mai cercato e mai voluto”. “Non ho mai incontrato il comico genovese – ha aggiunto -, non mi offende la sua imitazione perché la satira per me non si deve mai osteggiare”. 

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