“Il vero primato è quello dell’amore”, porsi “al servizio di tutti a partire dai più piccoli e dagli ultimi” perche’ “Dio sceglie i luoghi periferici, lontani dal centro del potere e della cultura”; “la vera grandezza che nessuno potrà toglierci” è la capacità di “risollevare gli ultimi dalle miserie spirituali, morali e materiali”.
Lo ha detto il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, nell’omelia per l’ordinazione episcopale, in corso nella basilica vaticana, di monsignor Tymon Tytus Chmielecki, ecclesiastico polacco, nominato da Papa Francesco Nunzio in Guinea e in Mali.
Il Segretario di Stato ha ricordato a Chmielecki che come Nunzio porterà nei Paesi a lui affidati le parole del Papa, come “il rispetto dei diritti dei più deboli e poveri, tra i quali coloro che sono costretti ad emigrare”.
Come vescovo e Nunzio poi dovrà “donare al popolo di Dio risorse e tempo ricordando di non esserne il padrone ma il servo”.
Un appello poi da Parolin al nuovo vescovo e Nunzio a stimolare le relazioni ecumeniche, a riaffermare il diritto alla libertà religiosa e a promuovere lo sviluppo sostenibile.