Una brutta storia in Spagna che ricorda quella nostrana e altrettanto triste di Tiziana Cantone: una donna di 32 anni si è suicidata in seguito alle pressioni ricevute sul posto di lavoro a causa di un video hard diffuso da terzi tra i suoi colleghi di lavoro alla fabbrica Iveco di San Fernando de Henares.
Ora gli agenti stanno indagando per capire se è stato commesso un reato contro l’onore e l’intimità della donna. Uno dei colleghi, Ivan Cancho, membro del sindacato Cgt, ha dichiarato che la vittima ha subito parecchia pressione dal 23 maggio (giorno in cui è stato diffuso il video) al giorno della morte: “C’erano sguardi, persone che andavano alla sua postazione di lavoro per sapere chi era la collega” ha raccontato.
I media hanno riferito che la donna era sposata e madre di due bambini piccoli. La conferedazione sindacale Commissioni operaie (Ccoo), a cui la lavoratrice era iscritta, ritiene che i fatti costituiscano molestia sessuale e hanno annunciato che presenteranno denuncia contro “l’inazione dell’azienda”, che “dal 23 maggio sapeva che la donna era molestata da un collega e non ha fatto nulla per evitarlo”. Il codice penale prevede una pena fra tre mesi e un anno di carcere in caso di diffusione di registrazioni audiovisive di una persona senza la sua autorizzazione, “quando questa divulgazione danneggia gravemente la sua intimità”.
Viene diffuso un video hard sul posto di lavoro, si suicida una donna di 32 anni
La tragedia avviene in Spagna e ora la polizia indaga per scoprire chi è il responsabile. Denunciata l'azienda Iveco dal sindacato: "sapeva e non ha agito"
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29 Maggio 2019 - 16.50
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