Un altro venerdì di tensione: oltre 60 manifestanti palestinesi sono stati feriti a Gaza in scontri con l’esercito israeliano in 5 punti lungo la barriera difensiva con lo stato ebraico per la Marcia del Ritorno, appoggiata da Hamas.
Lo ha fatto sapere il ministero della sanità della Striscia. Secondo fonti israeliane nelle manifestazioni – alle quali hanno preso parte circa 6.000 dimostranti – sono stati lanciati contro Israele palloni esplosivi e si sono verificati tra i 10 e i 15 incendi nelle aree ebraiche attorno a Gaza.
Nei giorni passati – nonostante il cessate il fuoco tra le parti mediato nei mesi scorsi dall’Onu e dall’Egitto – la tensione è salita in modo costante, non solo con il continuo lancio di palloni esplosivi da Gaza – a cui Israele ha risposto con la chiusura della zona di pesca a largo delle coste – ma anche con il lancio di due razzi dalla Striscia in meno di 24 ore verso Israele (uno si e’ abbattuto su un edificio di Sderot), a cui l’esercito ha replicato la notte scorsa colpendo postazioni di Hamas.
L’esercito israeliano ha anche rafforzato nella zona l’Iron Dome, il sistema di difesa antimissili. Prima della manifestazione di oggi – la 61/a dopo una pausa di due settimane dovuta a Ramadan e alla festa di Eid el Fitr – l’inviato dell’Onu Nickolay Maledenov è stato a Gaza per far scendere la tensione.
Scontri a Gaza: l'esercito israeliano ferisce 60 manifestanti palestinesi
Tensioni in 5 punti lungo la barriera difensiva con lo stato ebraico per la Marcia del Ritorno, appoggiata da Hamas.
Preroll AMP
globalist Modifica articolo
14 Giugno 2019 - 17.28
ATF AMP