Mohamed Saafan, Ministro del Lavoro egiziano, nel corso della Conferenza Internazionale del Lavoro a Ginevra ha pronunciato parole infamanti per Giulio Regeni, sostenendo che si l’omicidio del giovane ricercatore italiano è stato “un caso di natura criminale che deve essere trattato attraverso la procura generale egiziana e la sua omologa italiana”.
“Il caso Regeni è criminale e non sindacale. Se ne stanno occupando la procura egiziana in collaborazione con i magistrati italiani” ha proseguito prima di concludere che andrebbe trattato come “ogni caso di omicidio commesso in qualsiasi paese del mondo e come l’uccisione degli egiziani o di cittadini di altre nazionalità in Italia” ha detto Saafan, contraddicendo quanto detto alcuni mesi fa da un funzionario dell’intelligence egiziana che ha esplicitamente parlato di tortura e ha rivelato di aver preso parte al sequestro del giovane.
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