Tutti lo sanno. Una guerra avrebbe solo sconfitti e non vincitori, perché potrebbe avere conseguenze terribili per tanti paesi.
E arrivano i moniti: “un conflitto militare contro l’Iran avrebbe effetti imprevedibili e non controllabili nella regione da alcun Paese.
Lo ha detto il comandante della base Khatamolanbia dei Pasdaran, Gholamali Rashid. Gli Usa “devono evitare errori e non mettere in pericolo le proprie forze, anzi salvaguardare le loro vite”, ha aggiunto.
Nel Parlamento di Teheran grida contro l’America
Durante l’ultima sessione di lavori del Parlamento, i deputati iraniani hanno cantato in coro lo slogan “morte all’America”. I cori sono partiti quando il vicepresidente del Parlamento, Masoud Pezeshkian, ha sottolineato che “l’America è il vero terrorista che diffonde il caos, fornisce armi avanzate ai gruppi terroristici, e ancora dice ‘venite, negoziamo’”.
La scorsa settimana Trump era finito nelle polemiche negli Usa per aver lasciato intendere, nel corso di una intervista alla Fox, che grazie alla sua politica in Iran non si intonava più ‘morte all’America’. Parlando degli slogan intonati contro gli Usa nell’era di Barack Obama, Trump disse che gli iraniani “non hanno più cantato morte all’America ultimamente”.
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