Carola Rackete: "Non mi sento un'eroina e ai giovani dico, facciamo cose concrete"

La Capitana della Sea Watch spiega perché ha deciso di denunciare Salvini e la sua convinta adessione all'europeismo

Carola Rackete
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6 Luglio 2019 - 09.12


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La più odiata dai fascio-sovranisti e diffamata dal ministro dell’Interno che l’ha definita delinquente proprio mentre la Gip di Agrigento le aveva dato ragione annullando l’arresto.
 “Ho visto le mie foto ovunque, i graffiti, lo striscione a Notre Dame. Ma non mi sento un’eroina. Spero che ciò che ho fatto sia di esempio per la mia generazione: non dobbiamo stare seduti ad aspettare, non siamo costretti ad accettare tutto nel silenzio e nell’indifferenza. Possiamo alzarci in piedi, possiamo fare qualcosa, usare il cervello e il coraggio. Se ci sono dei problemi, facciamo qualcosa di concreto per risolverli”.
Lo afferma, in un’intervista a ‘la Repubblica’ Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3 che parla per la prima volta dopo la mancata convalida dell’arresto.
Secondo la capitana tutti devono essere interessati alla politica “perché influenza le nostre vite. Sono preoccupata dai toni che usa Matteo Salvini, dal modo in cui esprime le sue idee che violano i diritti umani. È pericoloso, ma è tutta la destra radicale e sovranista che è così, dall’Ukip inglese all’Afd tedesco. A maggio in Sassonia c’è stata una sfilata di nazisti, in uniforme. È terribile che accada in Germania, oggi”.
Alle parole del ministro dell’Interno che l’ha definita una sbruffoncella, Carola Rackete replica: “Non mi sorprende, l’ho querelato per questo. E l’ho denunciato per istigazione a delinquere. I sovranisti sono tutti uguali: distorcono i fatti e li trasformano in opinioni. Le loro opinioni”.
”Sono un’ambientalista convinta, atea e cittadina europea. Giro il mondo da quando ho 23 anni. Non mi sento particolarmente tedesca, sto in Germania appena un mese all’anno. Siamo cresciuti con l’idea dell’Unione Europea, e troppo spesso ci dimentichiamo quanto sia importante quest’istituzione. Dovrebbe essere ancora più integrata, così gli Stati sarebbero costretti ad accettare la redistribuzione dei richiedenti asilo, invece di fare quei balletti ridicoli. Alle ultime Europee ho votato per Yanis Varoufakis”. “Faccio parte del gruppo inglese Extinction Rebellion, che lotta contro i cambiamenti climatici. Greta sta provando veramente a cambiare le cose- sottolinea Carola Rackete facendo riferimento a Greta Thunberg – lo vedo dalle reazioni che suscita tra studenti, genitori, professori, società civile”. E alla domanda se anche lei non prende l’aereo perché inquina troppo, la capitana risponde: “Tendo ad evitarlo quando posso, sì. Sono andata in Cina in treno, per dire”.

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