Jeremy Corbyn parla chiaro: i Labour chiedono un secondo referendum sulla Brexit
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Jeremy Corbyn parla chiaro: i Labour chiedono un secondo referendum sulla Brexit

Il messaggio arriva dopo che Corbyn ha ricevuto diverse pressioni nel suo partito per assumere una posizione più decisamente anti Brexit.

Jeremy Corbyn
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9 Luglio 2019 - 12.31


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Jeremy Corbyn chiede un referendum sull’eventualità di un no deal o di una Brexit decisa dal partito conservatore, e dichiara per la prima volta che in questo caso il suo partito laburista farà campagna per il “Remain”. La nuova linea politica è stata annunciata in una mail diretta ai membri del partito, che però non chiarisce quale sarebbe la posizione del Labour in caso di nuove elezioni.

“Chiunque diventi primo ministro”, scrive Corbyn, dovrà sottoporre il suo accordo per l’uscita dall’Ue o il ‘no deal’ al “voto dell’opinione pubblica”. “In queste circostanze, voglio chiarire che il Labour farà campagna per il “Remain” sia contro un No Deal che contro un accordo Tory che non protegga l’economia e i posti di lavoro”.

Il messaggio arriva dopo che Corbyn ha ricevuto diverse pressioni nel suo partito per assumere una posizione più decisamente anti Brexit. Finora il leader laburista non si era mai spinto a dichiarare apertamente che avrebbe fatto campagna per rimanere nell’Ue in caso di un secondo referendum, tuttavia la sua presa di posizione non chiarisce pienamente la posizione laburista.

Nella sua mail, Corbyn ricorda di aver accettato il risultato del referendum del 2016. E sottolinea di aver proposto “un piano di compromesso per unire il paese attorno ad una unione doganale”. “Continuiamo a credere che questa sia una ragionevole alternativa”, scrive Corbyn che nel suo messaggio ribadisce la necessità di tornare alle urne, senza chiarire quale sarebbe la sua posizione sulla Brexit in questo caso.

Ieri Corbyn aveva consultato in proposito i sindacati. A quanto scrive il Guardian, le Unions non sono favorevoli ad una esplicita posizione anti Brexit in ogni circostanza e ritengono che i laburisti dovrebbero cercare di realizzare l’uscita dall’Ue in caso di vittoria elettorale. Ma ritengono che bisognerà far campagna per il Remain nell’eventualità di un secondo referendum su una Brexit secondo le linee sostenute dal partito conservatore.

La presa di posizione di Corbyn è stata subito criticata dal partito liberaldemocratico, da sempre schierato contro l’uscita dall’Ue. “Il Labour è sempre un partito della Brexit”, ha affermato oggi il portavoce liberaldemocratico Tom Brake, secondo il quale “è chiaro” che Corbyn “abbia sempre l’intenzione di negoziare una dannosa Brexit” se andrà al governo. “L’unica strada per uscire da questo pasticcio – ha aggiunto – è un voto del popolo, con l’opzione di rimanere nell’Ue”.

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