Ormai il fuoco amazzonico rischia di scivolare nella categoria delle non-notizie, del risaputo e quindi del superfluo da ribadire. Le foto come questa, scattata a Machadinho d’Oeste, che mostrano le fiamme mangiarsi ettari su ettari di verse, non restituiscono il fragore, il terrore, la devastazione e rimangono pur sempre ad un Oceano di distanza. Poco valgono gli appelli, poco convince chi continua ricorda che a bruciare sono i polmoni di tutti noi. Specie in Italia, dove l’ambientalismo in politica non è mai esistito ma anzi è stato dileggiato e ostracizzato, la crisi di questo mese ha monopolizzato tutta l’attenzione, già scarsa, che i cittadini sono disposti a concedere a cosa accade al di fuori del loro orticello.
Si muove però la Chiesa: manca un mese al Sinodo sull’Amazzonia, che si terrà a fine ottobre a Roma, e l Vaticano sta preparando l’elenco finale degli ospiti speciali di Papa Francesco. “Nessun politico in carica o militare verrà. Non parteciperanno” ha detto alla stampa brasiliana il card. Claudio Hummes, relatore generale del Sinodo, indicando la volonta’ espressa dal pontefice.
Il governo brasiliano – riferisce la stampa locale – aveva espresso, attraverso i canali diplomatici e le forze armate, l’interesse ad avere voce nell’assemblea mondiale dei vescovi dedicata alla discussione dei problemi socio-ambientali nei nove paesi “panamazzonici” e alla presenza cattolica nella regione.
Amazzonia in fiamme: la terra si inginocchia agli adoratori del dio denaro
Si muove solo la Chiesa: manca un mese al Sinodo per l'Amazzonia, dove non parteciperanno politici o militari, per espressa volontà del Papa
Preroll AMP
globalist Modifica articolo
3 Settembre 2019 - 20.57
ATF AMP