Umiliò e minacciò un idraulico, Parigi condanna a dieci mesi la principessa saudita
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Umiliò e minacciò un idraulico, Parigi condanna a dieci mesi la principessa saudita

La principessa Hassa bint Salman nel 2016 ha minacciato di morte un idraulico, umiliandolo costringendolo a baciarle i piedi. Oggi la sentenza

Hassa bint Salman
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12 Settembre 2019 - 15.59


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La principessa saudita Hassa bint Salman, sorella del principe ereditario Mohammed bin Salman, è stata condannata oggi dal Tribunale di Parigi a dieci mesi di carcere con la condizionale e 10.000 euro di multa per le violenze inflitte a un idraulico accusato di non aver svolto bene il suo lavoro. 
La principessa avrebbe infatti chiesto al suo bodyguard personale, Rani Saidi – anch’egli condannato – di minacciare, colpire e umiliare l’idraulico. 
Motivo? Delle foto secondo la principessa non autorizzate che l’artigiano aveva scattato per motivi di lavoro nel bagno dell’appartamento, in Avenue Foch, una delle strade più chic di Parigi.
I fatti risalgono al 26 settembre del 2016: l’idraulico Ashraf Eid stava effettuando dei lavori di verniciatura al settimo piano della residenza parigina, quando viene sollecitato d'”urgenza” al quinto piano, per riparare una vasca danneggiata.
Agli inquirenti, l’artigiano ha spiegato di aver preso con sé il suo telefono cellulare, per scattare delle foto del bagno in cui era chiamato ad effettuare i lavori. Ma qualcosa va storto. La principessa è furiosa, lo accusa di aver captato «il suo riflesso nello specchio del bagno» e chiama immediatamente il suo bodyguard.
L’artigiano ha descritto ai giudici un quarto d’ora di terrore: «Bisogna uccidere questo cane, non merita di esistere», sono le parole scandite dalla sultana, mentre il suo fido guardaspalle della società Attila Sécurité lo minaccia con un’arma, costringendolo, in particolare, ad inginocchiarsi dinanzi alla principessa, con le mani legate, per baciarle i piedi.
Sempre secondo la testimonianza, l’idraulico viene lasciato libero di andare solo dopo diverse ore, rigorosamente senza telefono, che nel frattempo viene distrutto da un altro dipendente della famiglia reale. Accuse seccamente respinte dalla difesa.
La pena inflitta oggi alla sorella di Mohammed bin Salman, il cosiddetto uomo forte di Riyad, è addirittura più pesante di quella che invocava l’accusa. La procura aveva infatti chiesto per lei 6 mesi con la condizionale e 5.000 euro di multa. Unico imputato presente all’udienza, il bodyguard è stato invece condannato a 8 mesi di carcere con la condizionale e 5.000 euro di multa, in conformità con le richieste dell’accusa.

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