Fratoianni: "Rapporti opachi tra Guardia Costiera libica e Italia"
Top

Fratoianni: "Rapporti opachi tra Guardia Costiera libica e Italia"

Il parlamentare di Sinistra Italiana commenta l'inchiesta di Avvenire e il ruolo di trafficanti e criminali nella gestione dei flussi di migranti

La foto ufficiale dell’incontro presso la Guardia costiera a Roma. Il quarto da sinistra è Bija
La foto ufficiale dell’incontro presso la Guardia costiera a Roma. Il quarto da sinistra è Bija
Preroll

globalist Modifica articolo

6 Ottobre 2019 - 15.56


ATF

Ormai ci sono prove abbondanti e qualcuno si fa delle domande: “E’ imbarazzante il silenzio di chi sapeva e di chi sa in Italia sulla vicenda rivelata dall’inchiesta di Avvenire. Se qualcuno pensa, facendo lo gnorri, di superare indenne la vergogna di aver ricevuto con tutti gli onori in sedi dello Stato un boss libico (Bija) trafficante di esseri umani, sbaglia di grosso”.
Lo afferma Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, in merito all’inchiesta giornalistica di Avvenire su un famoso trafficante di esseri umani e membro della cosiddetta Guardia Costiera libica ospite nel nostro Paese.
“I troppi rapporti opachi tra trafficanti, la cosiddetta Guardia Costiera libica e l’Italia – prosegue il parlamentare di Leu – devono essere svelati, ci auguriamo che i magistrati acquisiscano al più presto il materiale pubblicato dall’autorevole quotidiano della Cei e che le prime risposte sulle responsabilità politiche siano date subito in Parlamento – conclude Fratoianni – anche da chi fra partiti e ministri allora erano al governo”

Leggi anche:  A Porto Empedocle, gli artisti di Farm Cultural Park colorano l'hotspot
Native

Articoli correlati