Serge e Beate Klarsfeld sono la coppia piu’ famosa di cacciatori di nazisti. Lui ha 84 anni, ebreo francese di origine rumena sopravvisuto al rastrellamento; lei tedesca emigrata a Parigi nel dopoguerra. “Una vita di lotta contro la discriminazione” e’ il titolo dell’incontro organizzato dall’Unar e dalla Fondazione museo della Shoah di Roma con la ministra di Pari opportunita’ e famiglia, Elena Bonetti. I coniugi Klarsfeld sono venuti a Roma per partecipare all’incontro, negli uffici della presidenza del Consiglio a Largo Chigi, e raccontare la loro storia. Una vita fatta di azione e coraggio: dai blitz contro l’estrema destra tedesca al famoso schiaffo che Beate rifilo’ al Cancelliere Kiesenger nel 1968 al Bundestag per denunciare la presenza di tanti nazisti in Parlamento. Hanno indagato sugli ex gerarchi scappati, sono stati in Siria sulle tracce di Alois Brunner e hanno arrestato Klaus Barbie, l’ex capo della Gestapo di Lione che era nascosto in Bolivia. Determinanti anche le loro pressioni su Jacques Chirac che nel 1995 ammise, con un discorso storico, le responsabilita’ della Francia nelle deportazioni.
In un messaggio inviato al convegno, la senatrice Liliana Segre ha definito “la vita e l’opera di Serge e Beate letteralmente esemplari, esemplare e’ la loro capacita’ di unire amore, umanita’ e giustizia. Cercare i criminali nazisti e’ stato il loro modo di rendere omaggio ai martiri della Shoah. Nella caccia ai nazisti hanno sempre mantenuto un profilo di umanita’ e di civilta’- ha sottolineato Segre- un esempio ammirevole soprattutti in tempi come i nostri dove ritornano odio e antisemitismo. Giustizia sempre, vendetta mai, questa e’ la lezione che Serge e Beate ci consegnano”. La ministra Elena Bonetti ha sottolineato come “il recupero della memoria vada condotto insieme alle nuove generazioni”. Ai Klarsfeld e’ stata consegnata una targa di riconoscimento per aver affermato i diritti umani e contrastato le discriminazioni.
Intanto, in serata, l’aula di Palazzo Madama votera’ la mozione che istituisce la commissione contro l’antisemitismo, il razzismo e l’hate speech voluta dalla senatrice a vita, Liliana Segre. Per combattere l’odio sul web, infine, il vice capogruppo di Italia Viva alla Camera, Luigi Marattin, annuncia un progetto di legge che preveda l’obbligo per chiunque apra un profilo social di farlo con un documento d’identita’ valido. L’Onu lancia l’allarme: nell’ultimo anno gli atti di odio, che colpiscono le minoranze religiose e soprattutto gli ebrei, sono in aumento del 38%.
Parlano i veterani ebrei cacciatori di nazisti: "Giustizia, mai vendetta"
I coniugi Klarsfeld sono venuti a Roma per partecipare all'incontro, negli uffici della presidenza del Consiglio a Largo Chigi, e raccontare la loro storia.
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29 Ottobre 2019 - 15.19
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