A tre giorni dalla morte di Li Wenliang, il medico che lanciò per primo (venendo ignorato) l’allarme sulla diffusione del nuovo coronavirus, arriva dalla Cina una nuova notizia legata alla delegittimazione nei confronti di dottori a lavoro sulle malattie virali.
Jiang Yanyong, il medico nonché generale in congedo cinese che nel 2003 denunciò l’insabbiamento della diffusione della Sars si trova agli arresti domiciliari.
Il provvedimento è stato preso dopo che Yanyong, 88 anni, ha scritto una lettera ai vertici governativi chiedendo una revisione sul movimento di protesta pro-democrazia di Piazza Tienanmen.
A confermare la situazione è stata la moglie del medico, Hua Zongwei: Non gli sono consentiti contatti con persone all’esterno. È a casa. Non ha modo di comunicare (con l’esterno. La sua salute – ha concluso – non è buona e non lo è nemmeno il suo stato mentale. Non sta bene”.
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