Una vergogna assoluta e sia il governo italiano che l’Europa dovrebbero alzare sul serio la voce: Patrick George Zaky, lo studente egiziano dell’Università di Bologna arrestato venerdì al Cairo, ha subito un interrogatorio di 17 ore, bendato e ammanettato tutto il tempo, con minacce, colpi a stomaco, schiena e torturato con scosse elettriche.
I dettagli sulla detenzione dell’attivista e ricercatore sono denunciati da Amnesty International Italia.
“È stato interrogato sul suo lavoro sui diritti umani e sullo scopo della sua permanenza in Italia e più volte minacciato, colpito allo stomaco, alla schiena e torturato con scosse elettriche”, scrive Amnesty in un tweet.
“Secondo il suo avvocato i funzionari dell’Agenzia di sicurezza nazionale (Nsa) hanno tenuto Patrick bendato e ammanettato per tutto l’interrogatorio durato 17 ore all’aeroporto e poi in una localita’ non resa nota dell’Nsa a Mansoura”.