Ora gli infetti siamo noi: dall’Asia all’Europa fino al mondo arabo si allunga la lista dei Paesi che hanno adottato misure nei confronti dell’Italia, dallo ‘sconsiglio’ di viaggi a provvedimenti più rigidi, in seguito all’epidemia di coronavirus. L’ultima in ordine di tempo è stata l’India, il cui ministero della Salute su Twitter ha sconsigliato i viaggi in Italia annunciando la possibile quarantena per 14 giorni per quanti abbiano visitato il nostro Paese dal 10 febbraio.
Giro di vite sui viaggi in Italia anche della Turchia di Recep Tayyip Erdogan, che ha sconsigliato ai suoi cittadini di recarsi nelle zone italiane dove si sono registrati casi di contagio, e della Russia, che ha comunicato un analogo provvedimento sul sito dell’agenzia sanitaria nazionale.
Restando in Europa, il governo britannico ha diffuso un nuovo ‘travel advice’ relativo all’Italia. “Sconsigliamo tutti i viaggi non essenziali nelle 10 cittadine della Lombardia e in quella del Veneto che sono state isolate dalle autorità italiane a causa dell’epidemia di coronavirus”, recita l’avviso. Ieri Londra aveva chiesto a chi fa ritorno dal nord Italia di rimanere in autoisolamento a casa per 14 giorni. (segue)
Un allarme sulle aree italiane più a rischio contagio è stato diffuso anche dal sottosegretario ai Trasporti francese, Jean-Baptiste Djebbari, che ha “invitato” i propri connazionali a rinviare il più possibile i loro viaggi nelle regioni colpite. Gli studenti che hanno trascorso le vacanze in Lombardia o in Veneto non potranno tornare a scuola in Francia alla ripresa delle lezioni, ma solo dopo aver trascorso un periodo di autoisolamento di 14 giorni.
Il ministero della Sanità spagnolo ha inserito tra le “aree a rischio” Veneto, Lombardia Piemonte ed Emilia Romagna e le autorità olandesi hanno ordinato ai propri cittadini di non recarsi negli 11 comuni focolaio ed indicato Roma ed il Lazio come zone a rischio al pari delle regioni del nord.
Misure anti-contagio sono state prese anche dai Paesi dell’Europa orientale. Il governo bulgaro ha invitato i propri connazionali che risiedono o che hanno intenzione di viaggiare in Italia di recarsi nelle aree del Paese colpite dal coronavirus solo in caso di necessità.
Anche la Repubblica Ceca ha adottato delle misure ad hoc per l’Italia. Per i voli dal nostro Paese in arrivo a Praga sono state riservate uscite apposite, con screening specifici e misure igieniche rafforzate.
In Medio Oriente, l’Arabia Saudita, su indicazione del ministero della Sanità, ha sconsigliato a cittadini e residenti del regno del Golfo i viaggi in Italia, mentre il Kuwait ha sospeso i collegamenti aerei da e per il nostro Paese, come riportato dall’agenzia ufficiale Kuna.
La Giordania ha deciso di negare l’ingresso nel regno hascemita a tutti i viaggiatori provenienti dal nostro Paese a meno che non abbiano lasciato l’Italia 14 giorni prima dell’arrivo nel regno.
Il Qatar ha sconsigliato ai propri cittadini di compiere viaggi in Italia in riferimento all’emergenza coronavirus, come spiegato dalla ministra Salute pubblica, Hanan Mohammed Al Kawari. L’Iraq ha vietato l’ingresso agli italiani e ai viaggiatori in arrivo dall’Italia, sottolineando che sono esclusi dal provvedimento i diplomatici e le delegazioni ufficiali “a condizione che si sottopongano a controlli medici effettuati dal ministero della Sanità” iracheno al loro arrivo nel Paese arabo. Baghdad inoltre ha sconsigliato ai suoi cittadini i viaggi in Italia.
Anche la lontana Australia ha consigliato ai propri cittadini di esercitare la “massima cautela” se dovessero recarsi in Lombardia e Veneto a causa del “rischio aumentato” di contrarre il coronavirus. Una nota pubblicata sul sito ‘smartraveller.gov.au’ invita invece ad adottare le “normali norme di sicurezza” nel resto d’Italia.
Due giorni fa erano stati Serbia, Israele, Croazia ed Irlanda a sconsigliare i viaggi in Italia a causa del numero dei casi di coronavirus registrati nel nostro Paese. Dagli Stati Uniti è stata invece emanata un’allerta di livello uno per i viaggiatori diretti o di ritorno dal nostro Paese, mentre le strutture militari Usa presenti in Italia stanno prendendo precauzioni per evitare contagi di coronavirus tra il personale ordinando a tutti i militari e alle loro famiglie di non recarsi in Lombardia e Veneto.
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